La crisi globale legata a Covid19 ha messo in evidenza il contributo centrale della Cultura e delle Arti alla nostra salute mentale e alla nostra capacità di coesione sociale, in una parola alla fioritura umana individuale e collettiva.
Lo scenario è quello di una società che deve affrontare una sorta di disordine post-traumatico da stress, in cui gli enormi costi sociali della crisi toccano diverse dimensioni sociali e politiche. “Sentiamo parlare spesso di inclusione. Ma chi include cosa? Siamo senz’altro abituati a sentirne parlare in riferimento a “gruppi specifici”, nella disabilità fisica o intellettiva, le neuro-atipicità, i servizi di salute mentale, l’immigrazione. Eppure, sentiamo parlare ancora troppo poco di alcune esperienze trasversali che ci riguardano tutti, semplicemente in quanto esseri umani.” – Scrive la Psicologa Ilaria Bregant dell’Associazione Mongolfiere Tascabili Aps.
La seconda edizione del progetto Co.So! Artisti per il Sociale ha preso avvio ad ottobre 2020 e si è conclusa nel 2021, con la realizzazione di due sculture digitali per la Piazza Grande di Palmanova (Friuli-Venezia Giulia).
Rok Bogataj e Cristiano Focacci Menchini, gli artisti coinvolti nel progetto co-creativo, hanno scelto di portare la natura al centro della città e della comunità.
Ogni laboratorio di Co.So! nasce dalla creazione di un progetto che coinvolge artisti nella fase progettuale ed include le comunità nel momento creativo. La restituzione è un progetto espositivo, in questo caso mediato dalla realtà aumentata. Il Covid-19 ha frammentato, virtualizzato e decontestualizzato ogni tipo di relazionalità delle persone comuni e tutto ciò è stato amplificato nel caso delle comunità fragili.