ἐϕήμερος è «di un sol giorno» perché effimera è la cultura che si fa “lavoro di civiltà”.
Nell’arte gli ephemera sono i frammenti che raccontano il processo e rimandano alla genesi dell’accadimento artistico, culturale e umano e ne chiarificano la persistenza e la pragmatica.
Ogni anno un denso programma di appuntamenti dedicati a musica, sound art, residenze d’artista, arti visive, laboratori artistici e somatici, attraversa il Friuli-Venezia Giulia e oltre, toccando presidi del contemporaneo e contesti naturali di rara bellezza: da Moggio Udinese e Verzegnis a Rosazzo, passando per Udine e Gorizia per giungere a Trieste e Venezia.
Un festival diffuso nel tempo e nello spazio che si propone come un “effetto libellula”: volo rapido, fragile e quasi trasparente, rasente all’acqua, che leggermente ne increspa la superficie riflettendo il sottile filo di continuità e responsabilità che un’azione culturale collettiva provoca nei territori che attraversa e nello spirito delle sue comunità.
“Ephemera. Cultura Immateriale” è un progetto di Eleonora Cedaro, Michela Lupieri e Rachele D’Osualdo, prodotto dall’Associazione ETRARTE e Vigne Museum, con il sostegno di Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, Fondazione Pietro Pittini, Fondazione Friuli, Livio Felluga, IO SONO FVG.
Il progetto è sviluppato assieme a un team di professionisti scelto e gode del supporto di prestigiosi mentori culturali e importanti partner del territorio: Atemporary Studio, Altreforme, amariana, Creaa, Fondazione Abbazia di Rosazzo, Libreria Martincigh, Microclima, OGS – Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, Palazzo Lantieri, Perform Asd, Proloco Moggese, Trieste Contemporanea.