Laboratorio partecipativo di cinema collettivo con l’artista Caterina Erica Shanta, a cura di ETRARTE, nell’ambito del progetto Mind the Gap 5 di Altreforme.

 

Il workshop esplora la tematica proposta dalla quinta edizione di Mind the Gap, il confine e la relazione tra normalità e diversità, umano e animale, familiare e estraneo, stimolando i partecipanti a collaborare nella costruzione di un racconto corale, partecipato, avente ad oggetto il ricordo dell’incontro con un alieno.

Una pluralità di micro narrazioni descrivono la presenza/assenza nella vita pubblica o privata di ogni studente di un alieno che ha fatto la sua comparsa, ha influenzato o modificato la vita di ciascun partecipante. Le storie su di esso sono fittizie, ma costituiscono il pretesto per parlare di umanizzazione e de-umanizzazione dell’alterità.

A partire da una serie di oggetti, immagini, “reperti” familiari portati da casa da ogni partecipante, e che sono il lascito dell’incontro con l’alieno, il laboratorio confluisce nella produzione di un video corale realizzato collettivamente e girato dagli studenti con la videocamera dei loro smartphone.

 

Nel video emerge un racconto sfacettato e frammentato dell’alieno: dapprima sognato e incontrato in un mondo onirico, l’alieno si materializza schiantandosi sul pianeta terra. La sua fisicità è mutevole, a volte non la possiede affatto ed è più vicino ad una sensazione, altre volte interagisce direttamente con i suoi interlocutori. La sua apparizione suscita emozioni contrastanti, che vanno dal timore alla tristezza, dalla curiosità all’eccitazione. Nella sua permanenza lascia agli studenti degli oggetti o degli importanti messaggi, che riguardano il futuro del nostro e di altri pianeti, o anche la vita interiore dei ragazzi che ha incontrato. Percorre lo spazio aperto che li circonda, abita giardini, fiumi, boschi, fronde degli alberi, per terminare il suo arco narrativo – l’insieme delle testimonianze in forma di racconto – in una nuova dissoluzione.

 

Il laboratorio ha molteplici obiettivi: la riflessione sui temi del progetto; la familiarizzazione con pratiche artistiche partecipative e la relazione con un’artista professionista; l’acquisizione di competenze settoriali, come la produzione di un lavoro di cinema collettivo, la scrittura di una sceneggiatura, la realizzazione di riprese, il montaggio di video; lo stimolo ad un utilizzo artistico e non convenzionale di uno strumento come lo smartphone, familiare agli studenti, per rivelarne potenzialità e usi inediti.

 

 

Il laboratorio, a cura di Rachele D’Osualdo, dell’Associazione Culturale ETRARTE, è stato realizzato con un gruppo di studenti delle classi terze, quarte e quinte del Liceo Artistico E. Galvani di Cordenons (PN) nel corso di due lezioni da 4 ore ciascuna ad ottobre 2021.